Nell’area
metropolitana di Napoli, tra il novembre 2017 e il gennaio 2018, sono state registrate 14 aggressioni,
con accoltellamenti, con calci e pugni, con
tirapugni
e di altri strumenti atti a offendere, perfino
con un arma da fuoco
E mmo'basta! Fermate/fermiamo queste bestiali aggressioni eseguite come sentenze di
morte, da bande di criminali adolescenti, contro altri adolescenti. Sono mattanze di
gruppo,tentati omicidi praticati per cinico divertimento. Siamo terrorizzati
ma anche arrabbiati, perché questi “tentati omicidi per pariare” vanno avanti
da anni, da quando sono apparse le prime paranze criminali di rione. E ci chiediamo
in base a quali criteri, le intelligence
delle varie forze dell’ordine, ne hanno sottovalutato
il rischio di emulazione e di pericolosità.
Continuare a chiamare ragazzini i componenti di questi branchi di potenziali assassini è per noi, culturalmente, una istigazione a delinquere, un
riconoscimento di impunità concordata da una mentalità fuori dalla realtà.Con i termini abusati, dai mass media, di bimbi e
ragazzini si rischia di far passare per infantili marachelle le aggressioni bestiali,
perpetrate da feroci adolescenti che invece sono in grado di intendere e di volere, coscienti di poter uccidere le proprie vittime. I branchi che hanno tentato di sgozzare
un diciassettenne in via Foria con 12 coltellate e preso a calci, fino a
spappolargli la milza, un ragazzo alla fermata della metro a Chiaiano, erano
spavaldamente consapevoli di ciò che stavano facendo.
Fatti tremendi.
Fatti tremendi.
Eppure la città, nel tentativo di ripristinare la sicurezza urbana. è militarizzata
da 11 anni. Il 4
agosto 2006 arrivarono i primi 300 soldati di alto impatto accompagnati da un
articolato piano anticrimine, poi con “strade sicure” c’è stato un
rafforzamento di altre 100 unità. Con il pericolo terrorismo i militari sono
quasi triplicati. Dal 2015 è partita la videosorveglianza urbana che, promisero
le Istituzioni, sarebbe stata capillare
entro il 2017. - Polizia e carabinieri si danno un gran da fare per tutelare i percorsi turistici e
il nucleo degli agenti motociclisti in borghese è stato rafforzato . Ma nei fatti qualcosa non quadra, buona
parte delle telecamere non sono operative,
di poliziotti e carabinieri di prossimità, nei quartieri ostaggi della
criminalità, neanche l’ombra. I delinquenti predatori continuano a praticare
scippi e rapine a tutte le ore e i killer della camorra eseguono le sentenze di
morte tra i passanti , in pieno giorno . E preoccupano i dati della polizia
municipale, che quantificano in oltre 5mila i “residenti fantasma”, imboscati
in locali spesso sconosciuti perfino al catasto.
Di sicuro non si può affrontare e cercare
di risolvere il fenomeno della violenza urbana generata dalle gang minorili con
la sola repressione, si rischierebbe solo di criminalizzare un intera
generazione di adolescenti. Se si è arrivati ad un livello tanto critico è
soprattutto perché si è sottovalutato il disagio sociale e urbano che vivono i
minori dentro le “due periferie” metropolitane di Napoli. La prima interna, sepolta tra i vicoli
dissestati e malsani nel ventre della città storica, dove sono nate le paranze
dei ventenni, la seconda smembrata tra i
casermoni e le piazze di spaccio di un hinterland truffato da anni con false promesse di
riscatto. Periferie senza luoghi di aggregazione sociale, ne aree sportive e
ludiche, dove mancano progetti di avviamento al lavoro per i giovani. In
entrambe queste realtà si è radicalizzata, come crudo strumento di
sopravvivenza, la cultura della prevaricazione e dell’arroganza. Un
cannibalismo sociale spaventoso. In tale contesto i minori assimilano riferimenti culturali tutt'altro che solidali.
Per mettere in Sicurezza questa città
servono a poco i blitz occasionali e le fiaccolate. Per mettere in sicurezza questa città, è
necessaria soprattutto una manutenzione ordinaria della legalità di strada e del
senso civico. E' indispensabile la presenza giornaliera, appiedata e....motivata, dentro i
territori – ostaggi della malanapoli, del carabiniere e del poliziotto di quartiere che
devono far rispettare le regole della civile convivenza ai senza legge. Ed è
necessaria la manutenzione ordinaria del decoro urbano, per evitare che strade
e piazze diventino pattumiere a cielo aperto o “proprietà in comodato d'uso” di
questa o di quella famiglia di delinquenti rionali. Andrebbe programmato un
incontro mensile tra cittadini, associazioni e Istituzioni per verificare lo
stato di Sicurezza Urbana e vivibilità nelle diverse Municipalità e per promuovere
iniziative atte a sostenere l'educazione al senso civico e alla difesa della
legalità tra le famiglie. Andrebbe attivato un numero verde SOS VIVIBILITA'
URBANA, gestito dalla Prefettura.
La teoria
delle broken windows in America, ha dimostrato che impedire l'emulazione dell'illegalità
è il primo passo per espropriare i territori urbani alla delinquenza di strada.
Ha funzionato nel Bronx di New York perché non dovrebbe funzionare qui? O
dobbiamo continuare a pensare che a Napoli ne Dio ne altri potranno mai
cambiare le cose? Che in questa città l'ordinario non è neanche
straordinario....ma soprannaturale?
Barbara, Patty, Antonio, Tonya, Maurizio, Rita, Pina, Loredana,
Monica,Gennaro
Genitori e cittadini napoletani - Napoli 16 gennaio 2018
Da
oggi c'è YouPol contro bullismo e baby gang
YouPol
è operativa in tutte le province italiane. L´App della
Polizia di Stato è
stata realizzata per
contrastare il fenomeno del bullismo e dello spaccio di stupefacenti
soprattutto tra i più giovani . Scaricabile
su tutti i cellulari, dei diversi Sistemi operativi. YouPol
desidera, come
dichiarato dall’ufficio stampa della polizia,
coinvolgere e responsabilizzare i giovani al miglioramento della
vivibilità del loro territorio.
Ap